venerdì 22 novembre 2019

5. La notte di amore che salvò Luis




“È bellissimo!”, esclamò lei “fra poco sarà il tuo compleanno. Dobbiamo assolutamente attendere che scocchi la mezzanotte e poi fare subito un brindisi.” “Ma che brindisi e brindisi: domani mattina devo svegliarmi presto che al lavoro mi hanno cambiato il turno e poi con questi brindisi si sa come va a finire” rispose lui “finiamo che ci sbronziamo e domani farò pure tardi.” “Ma a che ora sei nato?” chiese lei sapendo che l’avrebbe comunque convinto “alle due di mattina del 22 marzo 1982 e quest’anno compirò 34 anni. Madonna quanto sono vecchio!”
Gli ultimi mesi erano stati carichi di nervosismo per Luis e Anna dal momento che non solo avevano dovuto traslocare due volte nel giro di pochissimo tempo, cosa che aveva creato malumori e piccole discussioni tra loro, ma si era anche aggiunta l’inquietudine che andava aumentando di giorno in giorno a seguito dell’allerta terrorismo diramata dai bollettini ufficiali emessi dall’OCAM e dal passaparola tra gli amici. I militari con caschi e tute mimetiche presidiavano non soltanto i centri del potere ma anche le piazze e le vie dove i brusselesi si incontravano per sorseggiare una Leffe o per acquistare la spesa della settimana. La città era sospesa in una atmosfera di angoscia e si interrogava quando e dove sarebbe successo. Il nome di Salah Abdeslam veniva sussurrato con circospezione e l’accento con cui veniva pronunciato di volta in volta migliorato.

In molti sostenevano che no, qui non sarebbe accaduto nulla: la NATO, le Istituzioni, le moschee controllate; no, qui no: un mantra ripetuto tante volte con lo scopo tacito di allontanare da sé l’ansia che pervadeva l’esistenza.

Inoltre, questa era l’opinione di tanti, c’era già stato il Bataclan a far tremare il cuore di tutti e a renderli sospettosi di ogni persona dai tratti vagamente nordafricani.
“Madonna, se sono vecchio!”, esclamò nuovamente Luis controllando l’orologio per vedere quanto mancasse al suo compleanno.
Stavano insieme da due anni e si erano incontrati qui a Bruxelles al ristorante asturiano dove lui faceva il cameriere. Era una calda serata di giugno quando Anna l’italiana, insieme ad un gruppo di spagnoli, aveva deciso di andare al Cabraliego per bere il famoso sidro del locale. Di lì a qualche settimana avevano affittato uno studio assieme. Luis aveva cambiato numerosi lavori ed ora controllava l’ingresso di un parcheggio non molto distante dalla zona delle Istituzioni e più precisamente tra le stazioni della metro di Maalbeek e quella di Art-Loi, proprio a due passi da rue de la Science. 
“Eddai che non facciamo tardi: solo un brindisi” le disse Anna accovacciandosi sul divano mentre Luis aveva già messo in un angolo la divisa della società di parcheggi per la quale lavorava in modo da averla pronta l’indomani. “Un brindisi solo, però. Ok?” le intimò tornando indietro dopo aver controllato la temperatura dello spumante Delhaize “365” dentro il congelatore. Arrivata la mezzanotte la tirarono fuori e tra un brindisi ed un altro se la scolarono al volo. “Senti” domandò allora lei “perché non apriamo anche quel rosso che hai portato il mese scorso da casa?” “Quale rosso? Ma non l’abbiamo già bevuto” replicò Luis cominciando a sentire l’effetto della bottiglia appena consumata. “Quello che ti ha regalato tuo sorella… come si chiama?” fece lei alzandosi dal divano e andando alla finestra per fumarsi una sigaretta. “Boh… prendiamo questo Nero d’Avola che hai comprato te a Natale” consigliò lui abbassandosi per afferrare la bottiglia che si trovava accanto alla piccola libreria colma di volumi.

Luis e Anna si sbronzarono e fecero l’amore tutta la notte.


E quando la sveglia puntata alle otto, giusto in tempo per farsi una doccia e scappare al lavoro per timbrare alle nove e mezza suonò, la spensero, e continuarono a dormire. Luis mancò così l’appuntamento con il vagone della linea 5, esploso mentre ripartiva dalla stazione di Maalbeek, che prendeva ogni volta che faceva il turno del mattino per andare alla società di parcheggi dove, il 22 marzo 2016, una notte di amore gli aveva impedito di andare. 


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