venerdì 9 agosto 2019

20. Dimmi che stato hai su WhatsApp e ti dirò chi sei




Faceva un caldo insopportabile, un caldo che ti rimaneva appiccicato addosso come quando facendoti il bidet con “Natural’è intimo” fai fatica a sciacquarti tutta quella schiuma che ti sta lì sotto.
Dopo aver letto la presentazione delle madri di Ossip Gregorovius il cui numero dipendeva dal suo grado di sbornia, e poi essere passato alla descrizione, torbida e vagamente incestuosa, del frugare di Agathe fra i fogli del fratello e infine letto qualche passo sulla mostra fotografica di Luigi Ghirri al musée du Jeu de Paume a Parigi ne avevo abbastanza. E decisi dunque di darmi a qualcosa di più triviale digitando sul cellulare la pagina del quotidiano la Repubblica.
Bingo!
Il trend del momento che scorrazzava qua e là era il “vicino di numero”. Di cosa si tratta? Poniamo il caso che il numero della mia utenza mobile sia 1234567, i miei vicini di numero allora saranno il sei e l’otto perché quelli più prossimi all’ultimo numero. E a questi ho inviato un messaggio. Senza alcuna risposta. Non avevo alcun vicino. Forse avrei potuto provare anche l’altra di SIM ma non avrei sopportato una nuova cocente delusione. E così frustrato e sfiduciato ripiegavo su WhatsApp per distrarmi e frucugliare tra i miei 1.500 contatti.

Puro voyerismo di una notte di mezza estate.

Dopo un centinaio di contatti realizzai presto che le immagini del profilo non mi comunicavano poi un granché. Erano facilmente prevedibili giacché il più delle volte si trattava della propria foto o di quella di gatti-cani-fidanzati-fidanzate-figli-figlie-padri-madri-mariti-mogli.
Poiché dunque le immagini erano diventate presto noiose e il sonno stava per prendere il sopravvento aprii a caso uno dei primi contatti che corrispondeva a Adriano per vederne lo stato. Dopo avere cliccato sopra il suo nome WhatsApp mi avvertiva: “Ultimo accesso 20/06/19 alle 13.32”. Da allora niente più. Ma poi ricordai di aver letto su un sito di cronaca locale che il povero Adriano proprio il 20 giugno 2019 era stato arrestato con un migliaio di “Donald Trump” da 120mg di MDMA ciascuna. Chissà con chi si era sentito quel giorno alle 13.32.
Suppongo che per un po’ sarà difficile saperlo.
Conclusa una lunga ed estenuante ricerca sullo stato dei miei contatti su WhatsApp, e grazie ad un campione, sì casuale ma più affidabile degli ultimi exit poll, sono in grado di dirti, con estrema precisione, che tu appartieni senz’altro ad uno dei profili psicologici che ho identificato e che potrai leggere ora.

PROFILO POCO ESIGENTE
Una buona metà dei miei contatti riporta la frase standard “Ciao! Sto usando WhatsApp” o anche un vago “Disponibile” (disponibile a cosa?) tradotta in svariate lingue incluso, credo, anche il mandarino (non è difficile comprendere che si tratti esattamente di quella frase visto che comunque termina con “WhatsApp”). Se pure tu ti identifichi in questa categoria sappi che si tratta del tipico profilo psicologico da cliente di supermercato dell’Europa dell’Est ma prima della caduta del Muro di Berlino. Consumatori poco esigenti: un prodotto una marca.

PROFILO NEW AGE
Se invece tendi a sviluppare pensieri o stati che richiamano frasi tipo “Potranno tagliare tutti i fiori ma non potranno fermare la primavera”, “Buona vita!”, “Keep the faith”, “Fai ciò che devi e accada quello che può”, “In meditazione” o anche il più svolazzante “Il faut être léger comme l'oiseau, et non comme la plume” allora sei inevitabilmente affetto da spiritualismo New Age, con frequenti incursioni in spiaggia per il saluto al sole.

PROFILO POLITICO
Al contrario se hai sì una tendenza allo spiritualismo New Age ma quello che ti caratterizza maggiormente sono le frasi tipo “Dio è morto, Marx è morto e anch’io oggi non mi sento tanto bene”, “In direzione ostinata e contraria” o anche un “Cuba libre forever!” (sebbene in quest’ultimo caso possano sorgere dubbi interpretativi ostici anche per l’esegeta più scrupoloso); be’ non mi posso sbagliare sei più da sede di partito ma con annessi cella frigorifera, freccia indicante una qualsiasi direzione contraria e, forse, anche un bar.

PROFILO IMMOBILE
Frasi tipo “In giardino”, “Al cinema”, “In palestra”, “Dal dentista”, “A scuola”, “In treno”, “In aereo”, “In tribunale”, “Al lavoro”, “In viaggio” et similia presenti nel tuo stato, diciamo da più di un anno, dovrebbero fornirti una qualche indicazione sulla tua attitudine al cambiamento. Niente di preoccupante in fondo. Consiglio disinteressato: prova a chiederti quando è stata l’ultima volta che hai fatto una cosa per la prima volta.

PROFILO BUSY
Questo è palesemente il profilo psicologico di chi non perde tempo altrimenti non si chiamerebbe “Profilo busy” ma si chiamerebbe non so, qualcosa tipo “Profilo occhi puntati alle stelle”. Hai scritto più di una volta nel tuo stato ”Occupato”, “Non posso rispondere”, “Ti chiamo quando posso”, “Run run run”, “Solo chiamate urgenti”, “Scrivete solo se necessario”, “Esclusi perditempo”? Be’, la categoria di appartenenza è chiara e non si discute. Tanto non avresti tempo per poterne parlare. E quindi smettiamola qui.

PROFILO INTELLETTUALE
Ti è già capitato di mettere nel tuo stato cose tipo “Mi contraddico? Ebbene sì, mi contraddico. Io sono vasto contengo moltitudini”, o pure un qualcosa di più esotico come un “Carpe diem”, un “Omnia vincit amor”, “Memento audere semper” o anche un più ricercato “Transire suum pectus mundoque potiri“? Margine di errore vicino allo zero che il tuo sia un profilo intellettuale. Ma la più recente epistemologia e filosofia della scienza dovrebbero metterti in guardia da un certo determinismo; ed io aggiungerei anche dal primato del logos.

Cristo m’ero dimenticato dell’ultimo profilo. Ed eccolo qui. È il PROFILO LUNGIMIRANTE.
Appartiene a chi ha nel proprio stato la frase tipo “Buon anno nuovo!” con tanto di bottiglia di spumante che esplode anche ora che siamo ad agosto. Trattasi di profilo appunto lungimirante perché tanto il nostro sa che è inutile affannarsi a ricambiare lo stato perché il Capodanno arriverà anche alla fine di questo 2019. E dopo Ferragosto arriverà pure più rapido. Dalla fetta di anguria a quella di panettone: un battito di ciglia.


Quale sarà lo stato che ho sul mio WhatsApp? Corro a controllare!



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